Peperoncino Bhut Jolokia

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Peperoncino Bhut Jolokia

 

Il peperoncino Bhut Jolokia, meglio conosciuto nel mondo come Ghost Pepper, è stato premiato nel 2006 dal Guinness World Record come il più piccante al mondo, spodestando dopo molti anni l'habanero. Anche se nel 2010 è stato battuto a sua volta da un'altra varietà, il Ghost Pepper rimane un peperoncino dalla piccantezza inverosimile: 1.537.000 della scala Scoville, quasi il doppio rispetto all' Habanero. È stato proposto sul mercato per la prima volta dall'azienda indiana Leena Saikia, del gruppo Frontal Agritech. Il suo habitat originario è la regione Assam dell' India, ma viene coltivato in molte varietà in tutto il mondo. Il nome Bhut Jolokia significa "serpente velenoso", e viene chiamato anche Ghost Pepper probabilmente per le difficoltà legate alla sua coltivazione: la pianta fruttifica difficilmente, necessita di una temperatura del terreno di circa 27° e di 120 giorni di tempo. Ma il proprietario della Frontal Agritech, il dottor Borland, sostiene che il soprannome "Ghost" rimandi alla sua capacità, se ingoiato, di "far uscire l'anima".

 

Negli ultimi anni viene utilizzato per fare lo Spray al peperoncino in uso alle forze dell’ordine.

 

La pianta preferisce un terreno ricco di nutrienti e soffice, può arrivare fino ad un metro, se correttamente coltivata può arrivare anche ad un metro e 30 circa, ha bisogno di molto sole per svilupparsi, le foglie sono di un bel verde, bisogna stare attenti quando è nella delicata fase di crescita dalle MALATTIE E PARASSITI che possono colpire questo genere di piante.

 

I fiori sono di colore bianco, il frutto immaturo è di colore verde per poi diventa arancione ed infine rosso acceso, trasmette immediatamente la sensazione di piccante.

 

La coltivazione di questa varietà non è facilissima, per prima cosa bisogna mettere a germinare i semi quando nei primi caldi di marzo, bisogna stare attenti alla temperatura, consigliamo di farli germinare con il metodo scottex stando attenti che la temperatura non scenda sotto i 20C°, solitamente alcuni semi non riescono a germinare, è da considerarsi normale.

 

Quando i semi sono germinati possiamo esportarli nel terriccio, consigliamo sempre di tenerli in un posto dove le temperature sono stabili, in questa delicata fase hanno bisogno di luce, molta luce. Possiamo metterli nel davanzale della finestra oppure illuminati con una luce artificiale, abbiamo realizzato una guida per creare l’ambiente adatto alla crescita del peperoncino in casa ad un prezzo molto contenuto: coltivare il peperoncino dentro casa. Se coltivare il peperoncino naturalmente come molti di noi possiamo visionare la seguente guida: coltivare il peperoncino

 

Una volta che la piantina ha raggiunto l’altezza di circa 20 centimetri e vediamo che le foglie sono verdi ed in salute possiamo metterle in un vaso più grande all’esterno. Se il clima è ancora rigido consigliamo di rientrarle durante la notte oppure possiamo metterle dentro una serra. Se ami il fai da te abbiamo realizzato un articolo per costruirla: Costruire una serra

 

Una volta superata la prima fase che è la più delicata non dovrete far altro che annaffiare regolarmente quando la terra si secca in superficie. Infatti quasi tutte le varietà di peperoncino non amano i ristagni di acqua. Per farvi un idea di quando annaffiare facciamo alcuni esempi: durante i giorni più torridi dell’estate annaffiamo tutte le sere, nei mesi intermedi ad esempio Settembre possiamo rallentare e annaffiare una volta ogni tre giorni. Tutto va in base alle temperature e dal rapporto di umidità del terreno.

 

La forma ricorda un corno, raggiunge i 10 CM di lunghezza e una larghezza di circa tre centimetri. Prima della maturazione il colore è verde, poi si iniziano a vedere delle sfumature striate violacee ed infine si colora di un rosso fuoco, dove non lascia spazio all’immaginazione per la sua piccantezza.

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