È stata sufficiente una sola settimana per raggiungere le 500.000 firme necessarie: entro la primavera del 2022 i cittadini italiani voteranno per il Referendum sulla legalizzazione della Cannabis, con grande soddisfazione del Comitato Referendario composto dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Società della Ragione, Antigone e dai partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani.

Si tratta di "un risultato straordinario ma non sorprendente: da tempo occorreva - sottolineano gli organizzatori ad ANSA - un intervento sul tema della cannabis e con la firma digitale in pochi giorni il tema è esploso. La velocità della mobilitazione conferma la voglia di cambiamento sulla cannabis ma anche di partecipazione alle decisioni su questioni che toccano personalmente. Adesso però occorre raccogliere un ulteriore 15% in più di firme per essere certi di poter consegnare il referendum in Cassazione il 30 settembre". cannabis canapa referendum legale

Si può ancora firmare sul sito del Referendum per la Cannabis, cliccando qui.

Il Referendum ha l’obiettivo di abrogare il D.P.R. 309/1990, il Testo Unico in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, nelle parti riguardanti l’autoproduzione di piante di cannabis. Se il referendum otterrà il quorum del 50% +1 e la maggioranza del “SI” chi vorrà potrà coltivarsi la propria pianta senza finanziare mafie e spaccio. Lo Stato potrà così concentrare le proprie forze sul grande spaccio e non più sui piccoli consumatori, con grande risparmio di soldi e di tempo per la giustizia, svuotando anche le carceri.

Ai procedimenti giudiziari si aggiungono le operazioni delle forze dell’ordine: 12.066 quelle riguardanti la cannabis nel 2020, che resta lo stupefacente più sequestrato nel nostro Paese.

Anche il Parlamento si sta muovendo e lo scorso 7 Settembre la Commissione Giustizia della Camera dei deputati ha votato l'adozione del testo base sulla coltivazione domestica di Cannabis la cui proposta, in linea con la recente giurisprudenza delle sezioni unite della Corte di Cassazione, prevede la possibilità per i cittadini maggiorenni di poter coltivare 4 piante femmine di Cannabis esclusivamente per uso personale.

La ricerca più recente sul tema è quella del team di David Nutt (pubblicata su The Lancet) che classifica la pericolosità delle sostanze in base ai fattori del danno fisico e sociale: l’alcol è al 5° posto, il tabacco al 9°, la cannabis all’11°. In Italia, l’Istituto superiore di sanità stima che ogni anno muoiano oltre 17 mila persone a causa dell’alcol e circa 93 mila per il tabacco. E ancora, nel dicembre 2020, l’Onu ha rimosso la cannabis dalla tabella delle sostanze più pericolose, riconoscendone e favorendone l’uso medico.

Tutti segnali che il mondo scientifico e accademico ritengono che sia il momento giusto per regolamentare il mercato della cannabis favorendo l’autoproduzione ed eradicando lo spaccio e il mercato irregolare della stessa.

Tutto lo staff di www.semidimarijuana.it crede che sia il momento di fare ognuno la propria parte per informare i cittadini nei prossimi mesi e massimizzare la partecipazione al Referendum per raggiungere il quorum del 50% + 1 necessario alla validità del quesito referendario e raggiungere l’agognato scopo di una legalizzazione della pianta più antica e più utile del pianeta.