isola di man cannabis

L’Isola di Man, storico territorio indipendente tra UK e Irlanda, con governo autonomo ma sotto la dipendenza della monarchia britannica, ha deciso di puntare sulla legalizzazione della produzione ed esportazione di cannabis a scopi medici.

Così ha deciso il Tynwald, uno dei più antichi parlamenti del mondo, il quale ha sostenuto all’unanimità l’entrata in vigore nel nuovo regolamento che permetterà agli abitanti dell’isola di richiedere delle speciali licenze per la coltivazione e l’esportazione della cannabis. In base all'aggiornamento al Misuse of Drugs Act del 1976, le licenze saranno rilasciate dalla Gambling Supervision Commission dell'isola e costeranno tra £ 250 e £ 45.000 a seconda del tipo di permesso. Il governo stima che la produzione regolamentata di Cannabis potrebbe portare fino a 3 milioni di sterline all'anno nelle casse dell'uomo e creare circa 250 posti di lavoro. produzione cannabis

La scelta di puntare sulle piantagioni di canapa è stata presa dopo una consultazione pubblica svoltasi nel 2019 nella quale è emerso che il 95% della popolazione era favorevole alla coltivazione della pianta per scopi terapeutici. Le nuove regole, nonostante l’apertura alla produzione, mantengono illegale il consumo ricreativo della cannabis nell’isola.

Il deputato Lawrie Hooper ha detto che il nuovo settore legale darà “un contributo chiave alla ripresa economica post-Covid dell'Isola di Man”, mentre secondo il parlamentare Alex Allinson, le nuove regole “erano attese da molto tempo” e dovrebbero portare “a ulteriori progressi in termini di politica sulle droghe leggere”.

Un nuovo vento “europeo” di legalizzazione della cannabis soffia forte, starà ai vari stati capire questo cambiamento di paradigma e attuare delle norme di liberalizzazione sempre più ampie.